Contrario, concentrandomi più o meno fluidamente, sul mio obiettivo di riflettere con voi su
uno dei tanti (e se sono tanti la “e” c’è di sicuro!) argomenti che attirano la mia attenzione,
ma poco fa sono stata impegnata in una strenua battaglia con gli aggiornamenti del
computer, prima ancora ho collaudato la mia nuova lavatrice, fatto da infermiera al gatto e
coccolato Guendalina, sistemato la legnaia, cucinato, ascoltato qualcuno al telefono, fatto
fotografie, litigato col telefonino che si è inchiodato, prenotato uno spettacolo teatrale e
ripassato i passi dell’esercizio fatto a scuola di teatro.
Al di là della piacevolissima varietà di azioni in cui mi sono impegnata, proviamo a
osservare un po’, a livello interiore, come hanno giocato.
Dunque: lo scrivere per voi mi fa attingere immediatamente a più desideri, sensazioni e
stati d’animo: coesiste la necessità di mantenere la parola data a tutti gli altri della ciurma,
non ultimi coloro che ospitano il nostro programma, il Dalse e Filippo, unita al desiderio e
all’impegno di non essere banale, attingendo alle reminiscenze scolastiche per cercare di
scrivere correttamente e di essere chiara, sfruttando la mia sensibilità e fantasia,
impegnata a sottolineare situazioni per rendere migliore, secondo il mio punto di vista,
questo Mondo, spesso sulla spinta della collera contenuta e indirizzata a una
trasformazione creativa e positiva...
Beh, non me lo aspettavo nemmeno io che solo per scrivere questi pezzi, attingessi a così
tanti aspetti mentali! Quante “e”!!!
Voglio provare sinteticamente a vedere quante altre cose affiorano nel realizzare le azioni
che vi ho elencato: dopo l’attività intellettuale dello scrivere, con gli aggiornamenti del
computer emerge la mia frustrazione per la mia scarsa competenza e difficoltà di
accettazione nei confronti della tecnologia e delle sue regole, con la lavatrice nuova si
manifesta la mia curiosità condita di aspettative e di necessità di organizzazione
domestica, affiorano l’altruismo e la dedizione nel prendermi cura del micio e lo
scambievole piacere del contatto con un altro essere vivente nel coccolare Guendalina, di
nuovo l’organizzazione domestica con il lavoro in legnaia, unita però a un aspetto di
salvaguardia del mio caldo benessere invernale e del sostentamento famigliare, visto che
è sulla stufa che cucino. Al telefono ho aperto le mie orecchie e il mio cuore per lenire le
pene di chi ha chiamato e consigliarlo al meglio. Ho fatto fotografie riempiendomi gli occhi
e il cuore di bellezza, attraversato la delusione e la collera con sto telefono, sono stata
sollecita e intraprendente prenotando i posti a teatro, e ho studiato fatto ginnastica con gli
esercizi...
Ora, ditemi, non siamo un incredibile caleidoscopio di possibilità che si mescolano di volta
in volta realizzando costantemente nuove proiezioni di immagini?